martedì 10 novembre 2009

CASTAGNACCIO come mi ha insegnato la mia mamma



In questo periodo è la torta che mi piace di più in assoluto, la mia mamma sapendolo me la prepara quando può, ma non abitando sempre vicina a me (va e viene in base al bisogno), quest'anno l'ho preceduta e l'ho preparata io.
Ho dei bellissimi ricordi legati al profumo della farina di castagne, molti legati a mio papà che spesso ci racconta di come fosse ai tempi suoi l'alimentazione provenendo da una famiglia decisamente povera, molti altri legati ai miei nonni. Quando andiamo a trovare i miei genitori ed i miei zii, in questa stagione su richiesta di mio fratello, mia zia prepara la polenta fatta con la farina di castagne e cotta sulla stufa. Onestamente la polenta di castagne non l'amo tanto quanto la polenta tradizionale e non riesco a mangiarne più di una fetta ma di castagnaccio riesco davvero a mangiarne molto !

CASTAGNACCIO

Ingredienti:
500 gr di farina di castagne
350 gr di latte
400/450 gr di acqua(uliveto)
150 gr di pinoli
100 gr di noci
3 cucchiai di olio E.V.O.
Aghetti di rosmarino
1 pizzico di sale fino

Per chi ama questa torta un tantino più dolce: aggiungere 2 cucchiaini di zucchero.

Setacciare la farina di castagne aggiungere il latte,l'acqua e 2 cucchiai di olio E.V.O. Il composto deve risultare fluido, aggiungere un pizzico di sale e lasciare riposare l'impasto per 15 minuti. Aggiungere i pinoli, tenedone da parte un pochino, le noci e 3 cucchiai di olio evo. Versare il composto nella teglia e aggiungere gli aghetti di rosmarino e i pinoli tenuti da parte. Infornare per circa 30/40 minuti a 200 gradi.

Ho dimenticato di mettere il rosmarino che ci sta così bene, ma è venuta comunque buona.


la teglia che ho usato è da 22 cm



Vi riporto una storiella che ho trovato in rete:

Una romantica leggenda narra che le foglioline di rosmarinoutilizzate per profumare il castagnaccio, costituissero un potente elisir d’amore e che il giovane che avesse mangiato il dolce offertogli da una ragazza, si sarebbe subito innamorato di lei e l’avrebbe chiesta in sposa.



e anche un'altra cosuccia:

quel contenitore di legno che si vede dietro il dolce apparteneva a mia nonna che lo usava per fare il formaggio. Io adoro le cose vecchie, hanno un fascino tutto loro. Pensate che questo fine settimana sono stata nella nostra casetta in campagna e sono andata a frugare dentro ad una casa vecchia dove mi papà aveva riposto tutte e tante cose vecchie che usavano i miei nonni. Ho caricato in macchina una cassapanca vecchissima che provvederemo a sistemare e diventerà parte del arredamente della nostra sala (come mi piace accostare stili diversi !!!!!)

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